25 aprile 2010
25 APRILE: un momento di riflessione
Anche il Centro Cervantista, LiterArt e Amarillo Art si uniscono alle celebrazioni del 25 aprile, come momento di condivisione per progredire in un cammino di unione e solidarietà. Al di là delle divisioni politiche di questi tempi, una comunità è formata prima di tutto di persone che, nel loro piccolo, possono contribure a costruire una cultura di pace e unione, anche grazie alla letteratura e alle arti.
E questo è quello che il Centro Cervantista, LiterArt e Amarillo Art cercano di fare giorno per giorno con le proprie attività e iniziative.
Anche il Presidente Giorgio Napolitano ha lanciato un importante richiamo all’unità ieri, in occasione delle celebrazioni del 65mo anniversario della Liberazione, al Teatro alla Scala di Milano, con l’esaltazione del 25 aprile come «festa della riunificazione d’Italia», anniversario da rafforzare per creare un «nuovo clima» nel Paese, superando le contrapposizioni. L’unità nazionale come «punto di forza e leva essenziale» attorno alla quale costruire un «grande sforzo collettivo, una comune assunzione di responsabilità» per uscire dalla «spirale di contrapposizioni indiscriminate che blocca il riconoscimento di temi e impegni di più alto interesse nazionale».
E sulla ricorrenza dei 150 anni dell’unità d’Italia, ha affermato: «L’ unità del Paese rappresenta oggi, guardando al futuro, una conquista e un ancoraggio irrinunciabile: non può formare oggetto di irrisione, nè considerarsi un mito obsoleto, un residuo del passato».
L’incipit del lungo intervento è stato tutto dedicato a Sandro Pertini. E Napolitano ha avuto momenti di commozione mentre ricordava colui che è stato uno dei suoi predecessori. Un «combattente instancabile», è stato un «onore per l’Italia, un onore per la Repubblica» averlo tra i suoi presidenti, ha commentato, lamentando la mancanza di un memoriale dedicato a Pertini, che pure «è stato presidente amato e popolare». Napolitano ha poi citato un frammento di brani scritti da Benedetto Croce, filosofo liberale e pensatore, e, in particolare, il suo richiamo all’«amore per la patria».
Oggi il Presidente della Repubblica ha reso omaggio al Milite Ignoto, deponendo una corona d’alloro all’Altare della Patria.